Notizie

L’Uganda è uno stato giovane che sta affrontando cambiamenti, anche l’ospedale è un motore di cambiamento. Giovani e brillanti medici si radunano qui da tutto il mondo per lavorare fianco a fianco ai loro colleghi ugandesi costruendo un clima di grande positività e una struttura fondamentale per il territorio.
Per raccontarvi la realtà complessa e in crescita di Matany leggi anche il nostro notiziario.

  • Terza sala operatoria al Matany Hospital

    Cari amici e sostenitori,

    Un anno fa, vi avevamo condiviso, tramite il nostro notiziario e l’assemblea autunnale, il nostro progetto di ristrutturare il blocco operatorio dell’Ospedale di Matany, includendo la costruzione di una terza sala operatoria. Questa necessità nasce dal fatto che le due sale attuali, risalenti agli anni Settanta, non sono più sufficienti per rispondere all’aumento dei pazienti, che si è moltiplicato insieme alla crescita dell’ospedale.

    L’Ospedale di Matany è un punto di riferimento essenziale per la regione della Karamoja, soprattutto per servizi come endoscopia (gastroscopia e colonscopia), ginecologia e interventi urgenti per parti cesarei. La crescente richiesta di interventi ginecologici d’urgenza ha reso evidente l’esigenza di una terza sala operatoria.

    Nel 2023, il nostro Gruppo di Appoggio ha avviato la ricerca di fondi per sostenere questo grande progetto e ha trovato nella Fondazione Vismara un prezioso alleato. Questa fondazione, nata in ricordo di Peppino Vismara, imprenditore lombardo che credeva fermamente nella cultura del dono e nella solidarietà verso i più bisognosi, ha scelto di finanziare una parte significativa del progetto. Un altro importante contributo è stato generosamente donato da Gabriella, Annalisa e Paola, figlie di Tino Spregiorin, che verrà ricordato con una targa all’ingresso della nuova sala operatoria.

    Grazie a questi supporti, i lavori sono iniziati il 22 agosto 2024.

    L’inaugurazione della nuova sala operatoria è prevista per il 2025, e non vediamo l’ora di poter offrire un’assistenza sanitaria ancora migliore alla comunità.

    Grazie di cuore per essere al nostro fianco.

  • L’Ospedale di Matany: importanti progressi nella cura materno-infantile

    L’Ospedale di Matany continua a distinguersi nelle valutazioni delle prestazioni sanitarie in Uganda, pur operando nella regione economicamente più svantaggiata del paese. Come evidenziato nel nostro precedente notiziario, Matany offre servizi essenziali di alta qualità, ma presenta ancora margini di miglioramento nell’area materno-infantile. I dati comparativi di CUAMM mostrano che, in altre strutture africane, le performance sono spesso più avanzate. Questa differenza può dipendere anche da una sensibilità diversa nella gestione della salute nei contesti a basse risorse, dove le priorità e le metodologie variano.

    In Karamoja, ogni madre ha in media sei figli e il suo ruolo è fondamentale per il sostentamento della famiglia. Comprensibilmente, l’attenzione a Matany si concentra maggiormente sulla madre, la cui perdita rappresenta un dramma per l’intero nucleo familiare, lasciando spesso figli senza supporto. Tuttavia, le cose stanno cambiando, e una nuova sensibilità verso la salute neonatale sta emergendo con significativi miglioramenti.

    Con grande soddisfazione, segnaliamo il nuovo reparto di terapia neonatale, visibile in un filmato che vi invitiamo a guardare sul sito del nostro Gruppo di Appoggio. L’ospedale dispone ora di un’area dedicata dotata di attrezzature adeguate per un buon livello di assistenza di base: termoculle, monitor, e lampade per fototerapia – strumenti impensabili fino a dieci anni fa, quando i neonati con basso peso erano ospitati in contenitori di fortuna.

    Presto, la gestione dei neonati nelle sale parto, attualmente affidata agli ostetrici, sarà supportata dall’arrivo di un pediatra neonatologo in formazione, la cui presenza garantirà un ulteriore salto di qualità nell’assistenza. Speriamo di poter condividere ulteriori aggiornamenti durante la nostra prossima assemblea di novembre.

  • Sintesi dell’attività chirurgica all’Ospedale di Matany: giugno-novembre 2023

    Un Impegno Chirurgico Costante a Matany

    Il CUAMM, insieme alla nostra associazione, sostiene da anni l’attività dell’Ospedale di Matany, un punto di riferimento essenziale per la regione del Karamoja e i distretti limitrofi. Tra giugno e novembre 2023, il reparto di chirurgia dell’ospedale ha affrontato numerose sfide, offrendo servizi di alta qualità anche a pazienti provenienti dal Kenya nord-occidentale.

    Nonostante una capacità di 44 posti letto, il tasso di occupazione è stato in media del 125%, a testimonianza della grande richiesta di cure mediche. Il reparto chirurgico si è distinto per il suo approccio olistico, che include:

    • Ambulatori settimanali e attività operatorie
    • Gestione delle emergenze, come traumi da arma da fuoco e incidenti stradali
    • Collaborazioni con altri ospedali per trattamenti oncologici
    • Educazione continua per il miglioramento delle diagnosi e dei trattamenti

    Grazie alla dedizione del personale medico e al supporto delle associazioni, l’Ospedale di Matany continua a essere una struttura essenziale per la regione, rispondendo con impegno a ogni emergenza.

  • Serve una sala operatoria in più all’Ospedale di Matany

    Ristrutturazione e Ampliamento delle Sale Operatorie a Matany

    Le attuali sale operatorie dell’Ospedale St. Kizito di Matany risalgono agli anni ’70. Sebbene innovative per l’epoca, le strutture hanno ormai bisogno di una ristrutturazione per far fronte alla crescente domanda di interventi chirurgici.

    Negli ultimi anni, grazie alla presenza di medici specializzati in chirurgia, l’ospedale ha visto un aumento significativo degli interventi, superando i 1.500 interventi maggiori all’anno. Tuttavia, gli spazi attuali non sono più sufficienti, soprattutto a causa dell’incremento dei parti cesarei, che rappresentano il 28% dei 1.543 parti annui.

    Il Nuovo Progetto
    Il progetto di ampliamento prevede:

    • La creazione di tre sale operatorie rispetto alle due attuali.
    • Una nuova sala dedicata esclusivamente alla ginecologia, per garantire un servizio migliore e ridurre le attese per interventi elettivi.
    • L’ammodernamento della centrale di sterilizzazione, attualmente dotata di attrezzature obsolete.

    La superficie complessiva del nuovo blocco sarà di 130 mq, ottenuti attraverso la ristrutturazione dell’esistente e la costruzione di nuovi spazi.

    Il Supporto del Gruppo Matany
    Il Gruppo Matany ha incluso la ristrutturazione delle sale operatorie tra i suoi obiettivi principali per il 2023-2024. Sono già in corso contatti con enti finanziatori per ottenere il supporto necessario al completamento del progetto.

    Con questa iniziativa, l’Ospedale di Matany conferma il suo impegno nel fornire cure sanitarie di alta qualità a una delle regioni più svantaggiate dell’Uganda.

  • Le difficoltà finanziarie dell’ospedale

    Le difficoltà finanziarie dell’ospedale

    L’Ospedale di Matany rischia difficoltà finanziarie nonostante la buona amministrazione. Brother Gunther non ci ha nascosto la sua preoccupazione. Nahrich ha preso in mano l’amministrazione dell’ospedale nel 1998, succedendo a Daniele Giusti, che aveva messo a regime la macchina amministrativa dell’ospedale. “Dovevo solo seguire le procedure, tutto era impostato bene” ricorda Gunther.  C’era già stata una crisi finanziaria nel 95-96 e Giusti era riuscito a trovare nuovi donatori in Danimarca e Austria per supportare la scuola infermiere e a creare progetti attrattivi per i donatori, ma  le tariffe pagate dai pazienti già allora coprivano solo il 5/6% del budget.

    Gli appelli al governo cadevano nel vuoto e nel ‘97 l’ospedale era stato costretto ad alzare le tariffe;  i pazienti erano subito diminuiti, soprattutto i più fragili, donne e bambini. “ Ma l’ospedale è qui per i più poveri secondo  le linee di Comboni”osserva il Ceo “non potevamo permetterlo. Per fortuna alla fine il governo ugandese decise di intervenire e il supporto arrivò al 40% del budget”.

    Così l’ospedale poté proseguire l’attività riabbassando le tariffe, al servizio di tutta la popolazione. Ma in questi vent’anni il contributo governativo, in termini assoluti, è rimasto fermo, mentre il costo della vita è salito.

    Alcuni anni fa  occorrevano 2 miliardi di scellini ugandesi per gestire l’ospedale.

    Ora ne occorrono 4-4,5 ma il denaro è lo stesso. Anzi è stato ridotto un paio d’anni fa e ora il governo supporta in realtà il 10.4% dei costi. Il Cuamm aiuta, ma sono progetti che durano due tre anni poi si  deve rifare la richiesta e sperare.

    Il dr. Lojoro sta cercando di impostare progetti nuovi nelle aree madre-bambino e, TB, visto che in Karamoja i pazienti sono molti. Ora c’è anche il problema MDR cioè i pazienti multidrug resistant , cioè resistenti ai farmaci, più di quanti si pensasse.

    “Siamo gli unici tra gli ospedali privati ad avere il trattamento MDR per la tubercolosi, come gli ospedali governativi – racconta il Ceo – Ma noi dobbiamo procurarci da soli test, reagenti, farmaci. Da questo anno finanziario il governo inoltre  dovrebbe aumentare i salari del personale medico e sanitario per evitare  la fuga dei cervelli che vanno in altre parti d’Africa dove sono pagati meglio. Ma noi non possiamo permettercelo”.

    Laboratorio

    I medici governativi hanno già scioperato, Matany invece non si è mai fermato, ma è aumentato il carico di lavoro per il flusso extra di pazienti mentre gli ospedali pubblici non funzionavano.

    Il Covid ha portato spese extra: molto piu disinfettante, maschere, protezioni. “Il Cuamm ha aiutato ma di nuovo non era sufficiente, data la situazione Lo stesso l’Unicef. Non sapevamo come il Covid si sarebbe sviluppato in Africa, le notizie dal mondo erano terribili. Ma la nostra gente non si è ammalata molto. Ci sono stati pazienti in isolamento e da alcuni anni abbiamo l’ossigeno in corsia, perché sapevamo che qualcosa del genere prima o poi sarebbe arrivato. Grazie al cielo è stato controllabile”

    Anche per i ricoveri Covid  Matany ha chiesto meno soldi che gli ospedali pubblici, che hanno anche ottenuto fondi extra. “Noi niente. L’extra lavoro l’hanno fatto alcuni volontari tra il personale. Lo spirito in questo ospedale è fantastico! C’è questa sensazione di essere insieme, quasi lo spirito di un famiglia,  così possiamo reggere; ma le risorse sono poche e io chiedo sempre al governo perché non collabora di più, visto che il personale lavora così bene.”

    Alla riunione periodica dell’Uganda Catholic Bureau Gunther ha chiesto ai colleghi degli altri ospedali missionari come si regolano, ma in Karamoja non è possibile aumentare le tariffe per coprire i costi.”Ho una responsabilità sociale. E il costo della vita è salito, la gente compra meno con gli stessi soldi dello scorso anno”.

    Sono molti i giovani che cercano lavoro, Gunther ha file di aspiranti infermieri fuori dall’ufficio. Chi è ancora studente cerca un posto per far pratica ospedaliera perché sono sorte  fin troppe scuole infermieri private, alcune non agganciate a nessun ospedale. E il nome del St. Kizito Hospital sul cv vale.

    Scuola infermieri

    A oggi (11 aprile 2023) il cambio ufficiale di scellino ugandese su euro è 1 scellino per 0,00025 euro.

    L’ospedale ha bisogno di fondi soprattutto per la normale gestione. Il budget di previsione stilato a Natale stima un costo di quasi 165 milioni di scellini per il cibo (mais, riso, fagioli, zucchero, latte in polvere, olio, provviste fresche); 76 milioni per la pulizia (detersivi, disinfettanti, carta igienica); 360 milioni per i trasporti, il carburante, la manutenzione delle ambulanze. Altri 72 milioni sono necessari  per la sostituzione di computer e stampanti, per carta e inchiostro. La voce più pesante del materiale di consumo sono i farmaci, i sanitari, il materiale chirurgico e  i reagenti di laboratorio:  un miliardo e 200 milioni di scellini.

    I salari ammontano a 1 miliardo e 807 milioni; circa 470 milioni sono i costi di formazione del personale  e 584 milioni il costo per i macchinari necessari.

    Per aiutare il lettore, una sintesi in euro

    Cibo41.250 €
    Pulizia (detersivi, disinfettanti, carta igienica)19.000 €
    Ambulanze e trasporti (carburante e manutenzione)90.000 €
    Sostituzione computer e stampanti18.000 €
    Salari451.750 €
    Formazione personale117.500 €
    Macchinari146.000 €
    TOTALE883.500 €

     

    Per aiutare l’ospedale, ma anche orientare i possibili donatori, insieme a Gunther abbiamo preparato una lista di azioni possibili.

     

    Autoclave per la chirurgia55.000 €
    Radiografia mobile25.000 €
    Ecografia15.000 €
    Analizzatore di coagulazione3.000 €
    Analizzatore di colture15.000 €
    Resettoscopio30.000 €
    Stufe ecologiche3.000 €

    Sarebbe molto utile anche ‘adottare’ uno studente o una studentessa della Matany School of nursing and midwifery (5 semestri, due anni e mezzo): circa 2.500 euro tutto compreso, (tasse, libri, materiali, boarding) fino al diploma.

    Susanna Pesenti

  • Sintesi del report annuale dell’Ospedale di Matany: un anno di impegno sanitario

    L’Ospedale di Matany, in Uganda, è stato un pilastro sanitario per la regione del Karamoja e oltre, affrontando sfide imponenti con risorse limitate. Dal luglio 2021 al giugno 2022, l’ospedale ha:

    • Offerto lavoro a 257 dipendenti, di cui 185 della Karamoja i restanti da altri distretti.
    • Gestito 13683 ricoveri e 34654 visite ambulatoriali, servendo una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti.
    • Operato con 5 reparti principali: Medicina interna, Tubercolosi, Chirurgia, Ostetricia e Ginecologia, e Pediatria.

    Principali Cause di Malattia
    Le condizioni sanitarie difficili del territorio riflettono l’incidenza di patologie come:

    • Malaria: 81.453 casi
    • Infezioni respiratorie: 39.961 casi
    • Patologie gastrointestinali: 7.493 casi

    Successi nell’Ambito Materno-Infantile
    Nel reparto maternità, sono nati 1.543 neonati, di cui il 28% con taglio cesareo. Grazie a progetti come “Prima le mamme e i bambini,” il tasso di successo dei trattamenti neonatali è migliorato dal 82% al 89%.

    Prospettive Future
    Il blocco operatorio, datato agli anni ’70, sarà ampliato con una nuova struttura di 130 mq. Questo progetto, essenziale per la crescente domanda, è sostenuto anche da enti finanziatori e dal Gruppo Matany.

  • Ecco il video dell’evento “1970-2020-50 anni: sempre più una storia”. Ci siamo!

    Ecco il video dell’evento “1970-2020-50 anni: sempre più una storia”. Ci siamo!

    Cari amici, finalmente con il ritardo condizionato dalla pandemia che ci ha impedito di vederci di persona, il
    28 aprile abbiamo ricordato in streaming i primi 50 anni dl Gruppo di Appoggio e della posa della prima
    pietra.

    L’evento ha avuto una notevole partecipazione e molteplici sono stai i commenti positivi: la testimonianza
    di quanti sono stati protagonisti ci ha pervaso per l’emozione nel ricordo vivo di quegli anni ed oggi
    rappresenta uno stimolo per proseguire su questa strada.

    Riproponiamo, per chi non ha potuto essere presente la registrazione della serata.
    Buona visione a tutti.

  • Invito per il nostro evento online “1970-2020-50 anni: sempre più una storia”. Ci siamo!

    Invito per il nostro evento online “1970-2020-50 anni: sempre più una storia”. Ci siamo!

    Carissimi amici,
    sono davvero  lieto di comunicarvi che si terrà on line  l’evento  per  festeggiare il mezzo secolo di attività del Gruppo di Appoggio – che con dispiacere, ma  doveroso senso di responsabilità avevamo sospeso  a seguito dell’evoluzione della pandemia Covid-19. Avremmo dovuto incontrarci presso la Sala Convegni di Palazzo Reale a Milano. Ci collegheremo invece, ciascuno da casa,

    Mercoledì 28 aprile 2021, ore 18.30-20.00

    Siete tutti invitati  a seguire il video in diretta su questo sito (https://www.gruppomatany.it/50-anni/) e sulla nostra pagine Facebook. Vi preghiamo anche di diffondere l’invito  alla vostra rete di contatti e di condividere.

    Sarà l’occasione per ripercorrere insieme, guidati dal giornalista Mario Calabresi, la storia  di Matany e guardare ai prossimi anni attraverso le testimonianze  di tanti amici e soprattutto di chi nell’ospedale  ha lavorato ieri e lavora oggi.

    Interverranno:

    • Lamberto Bertolè presidente del consiglio comunale di Milano.
    • Mirella Capra medico pediatra.
    • Dante Carraro direttore Medici per l’Africa CUAMM
    • Dominique Corti presidente Fondazione Corti
    • Daniele Giusti medico, missionario comboniano
    • Brother Guenther Nahrich CEO Chief Executive Officer) Matany Hospital
    • Damiano Guzzetti vescovo di Moroto
    • John Bosco Nsubuga Medical Superitendent Matany Hospital
    • Simonetta Masaromedico chirurgo volontario CUAMM
    • Giorgio Pellis medico chirurgo volontario CUAMM
    • Benedetto Rho presidente del Gruppo di appoggio Ospedale Matany
    • Kathleen Vongsathorn ricercatrice

    In questo modo, come vi avevo promesso, non andranno perduti l’entusiasmo, l’impegno profuso da molti per l’organizzazione ed anche le aspettative ed il coinvolgimento emotivo di quanti hanno vissuto negli anni questa lunga storia. Ricordo che  il libro “CRONACHE DI MATANY 50 ANNI: SEMPRE PIÙ UNA STORIA”, realizzato grazie al prezioso lavoro di raccolta di documenti e immagini da parte di Renata Storari e Guido Stella con la supervisione di Giorgio Acquaviva, è scaricabile in PDF dal sito, a fronte di una donazione (si consiglia non meno di 20 euro). L’edizione cartacea sarà invece distribuita quando la situazione  sanitaria lo permetterà.

    Intanto, arrivederci a mercoledì 28 aprile, vi aspettiamo on line!

    Benedetto Rho.

    Aggiornamento del 28 aprile 2021

    La registrazione dell’evento è disponibile nei nostri archivi

  • Disponibile il libro “50 anni: sempre più una storia”

    Carissimi amici,

    a seguito dell’evoluzione della pandemia Covid-19, ci siamo trovati di sospendere l’evento “1970-2020. 50 anni: sempre più una storia” che si sarebbe dovuto tenere mercoledì 21 ottobre 2020 presso la Sala Convegni di Palazzo Reale a Milano.

    Ci è sembrata una scelta responsabile considerata la situazione allora in evoluzione. Inutile dire quanto ci sia costata questa decisione, considerato l’impegno profuso da molti per l’organizzazione ed anche le aspettative ed il coinvolgimento emotivo di quanti hanno vissuto negli anni questa lunga storia.

    Vogliamo però condividere il lavoro di preparazione svolto fino ad ora, non andrà perduto e diffonderemo via web gli interventi ed il materiale video-fotografico.

    In particolare il libro “CRONACHE DI MATANY 50 ANNI: SEMPRE PIÙ UNA STORIA”, grazie al prezioso lavoro di raccolta di documenti e immagini da parte di Renata Storari, Guido Stella e la supervisione di Giorgio Acquaviva, è stato editato e lo avremmo distribuito nel corso della serata.

    È possibile scaricare il PDF del libro a fronte di una donazione (si consiglia non meno di 20 euro).

    Donazione libera

    Informazioni personali

    Dettagli di fatturazione

    Totale della donazione: 1,00€

    Sono peraltro state stampate 200 copie e per chi vorrà potrà riceverlo in spedizione, (donazione e rimborso di spese postali).

    A seguire la presentazione di Giorgio Acquaviva e la mia prefazione al testo. Nella speranza comune che nel più breve tempo possibile questa pandemia possa essere tenuta sotto controllo e ci consenta il ritorno ad una vita relazionale, vi ricordo che i nostri amici della lontana Karamoja hanno sempre bisogno del nostro contributo e sostegno.

    A nome del direttivo del Gruppo d’appoggio di Matany, un caro saluto

    Benedetto Rho

  • Rendiconto dei finanziamenti pubblici percepiti nel 2018

    Rendiconto dei finanziamenti pubblici percepiti nel 2018

    In conformità con gli obblighi di trasparenza previsti dalla Legge n. 124 del 2017, si comunica che il Gruppo d’Appoggio Ospedale di Matany C.F 80110050152 ha ricevuto il seguente contributo dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali:
    € 12.851,02
    È la quota del 5 ‰ per l’anno 2015/2016 incassata in data 15/08/2018.

    Tale l’importo ha collaborato a finanziare il progetto Supporto alle emergenze chirurgiche e nutrizionali presso l’Ospedale St. Kizito di Matany (seconda annualità – 2018) in Uganda (Distretto di Napak – Karamoja).

    Obiettivo generale del progetto
    Contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione del Karamoja, per quel che riguarda le emergenze chirurgiche e nutrizionali, con particolare attenzione alle donne gravide e ai bambini, alle complicanze da parto e ai casi di malnutrizione grave, che richiedono ricovero e trattamento presso l’Ospedale

    Obiettivo specifico
    Consolidare i servizi di chirurgia d’emergenza e garantire la continuità di trattamento della malnutrizione acuta grave presso l’Ospedale St. Kizito di Matany, nel quadro di un intervento volto ad aumentare l’accessibilità, l’equità e la qualità di prevenzione e cura nel Distretto di Napak – Karamoja