Da alcuni anni l’ospedale di Matany è sede dell’intervento governativo per la cura dell’infezione HIV, con l’assegnazione gratuita di farmaci antiretrovirali. La sopravvivenza dei pazienti ammalati per tale patologia comporta non solo la cura in fase acuta, ma anche il controllo nel tempo delle condizioni dei malati, nei vari ambulatori sparsi sul territorio di competenza (Distretto del Napak) e la cura di eventuali patologie opportunistiche intervenute. Per questo continuiamo ad inviare ogni anno € 15.000 per sostenere le spese che questa specifica patologia comporta. I malati in osservazione continua sono quasi 1.500.
Progetti
I progetti sostenuti dal Gruppo di appoggio.
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Sostegno di una parte delle spese dell’ospedale Matany
Solitamente gli sponsor non dedicano i loro sforzi di finanziamento alle spese correnti, che un ospedale deve continuamente coprire sia per le attività istituzionali sia per eventuali spese impreviste che potrebbero comprometterne alcune aree di attività. Quindi come ogni anno, inviamo a Matany un finanziamento di € 20.000 a discrezionale uso dell’amministratore dell’Ospedale, proprio per garantire un margine di sicurezza per gli imprevisti.
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Sostegno di ammodernamento del Laboratorio e di diagnostica antitubercolare
Nel corso del 2013 il partenariato con il CUAMM – Medici con l’Africa (Padova) ci ha sollecitato a partecipare a questo progetto (sospendendo per una annualità quello materno-infantile) per rendere realizzabile un adeguamento del Laboratorio di analisi, a cui non si era mai posto mano dal 1971, soprattutto in vista dell’acquisizione – ora già effettuata – dell’attrezzatura diagnostica rapida per la tubercolosi e l’individuazione della resistenza ai farmaci antitubercolari, che ormai molti pazienti hanno sviluppato. La Fondazione Peppino Vismara ha contribuito allo sforzo donando € 30.000. Anche la provincia di Bolzano si è unita al CUAMM e quindi la ragguardevole cifra triennale di € 605.834,00 è stata messa a budget. Già quest’anno 2014 la diagnostica antitubercolare è acquisita. Inoltre a questa iniziativa partecipa la Fondazione Charlemagne di Bologna e il FAI di Lugano (partner pure del progetto “Prima le mamme e i bambini”).
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Progetto “Prima le mamme e i bambini”
Nel 2015 il progetto “Prima le mamme e i bambini”, sospeso per l’ammodernamento del laboratorio, riprenderà per la terza annualità con il nostro contributo di € 30.000.
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Progetto “Prima le mamme e i bambini”
Supporto alle attività dei servizi materno-infantili
La povertà degli abitanti, le carenze di trasporti e la difficoltà di spostamento per le gestanti a termine nonché l’insufficiente copertura di servizi sanitari pubblici e umanitari di prevenzione e cura delle criticità del parto comportano un’altissima mortalità materna (750/100.000 parti, mentre in Italia varia da 8 in Piemonte a 22 in Sicilia) e neonatale (29 decessi/1000 nati vivi contro 1,7 in Italia). Pure elevatissima la mortalità nel primo anno di vita (87 decessi/1000 nati vivi contro 3,3 in Italia).
Il miglioramento dei servizi in ambito ospedaliero non può che essere un aspetto della strategia di intervento Il progetto ospedaliero si affianca ad un progetto territoriale sul Karamoja, a gestione Ministero della Salute ugandese, UNICEF e CUAMM Padova. Infatti tre sono i ritardi di cura che determinano la mortalità descritta: un primo ritardo periferico sul territorio nel riconoscimento dei fattori di rischio; un secondo ritardo sempre territoriale nel trasporto verso centri di riferimento intermedi (Health Centers) o finali (Ospedale) e un ultimo ritardo nell’adeguata risposta professionale o specialistica nei centri di cura che il caso comporta.
L’Ospedale di Matany può intervenire sui ritardi di cura solo nell’ambito del proprio ambito territoriale, mentre può collaborare entro un certo raggio al trasporto urgente nel distretto Napak (si tenga comunque presente che il 46 % delle partorienti proviene da distretti più lontani) e infine deve sempre rispondere alle necessità di cura di tutti i casi che vi vengono riferiti. Esso avrà un ruolo attivo in questo programma:
- inserendo nell’organico medico un chirurgo esperto in ostetricia;
- annullando ogni costo alla gestante (fee – ticket) per i sevizi ostetrici;
- cooperando al trasporto delle partorienti nella contea Bokora (Napak) con le proprie tre ambulanze;
- partecipando alla formazione delle infermiere ostetriche destinate anche al territorio nella propria Scuola per Infermieri S. Kizito (l’unica della regione).
Presso l’Ospedale di Matany nell’ultimo anno ci sono stati 947 parti, di cui 270 cesarei. Poiché l’arrivo delle partorienti in ospedale è spesso tardivo, per le ragioni sopra accennate, la mortalità materna è stata nel 2010-11 di 3/947 parti pari a 316/100.000. L’obiettivo di tale programma è di migliorare sia l’assistenza periferica, garantendo la disponibilità al Distretto di un maggior numero di ostetriche formate alla Scuola Infermiere di Matany sia di incrementare il numero dei casi riferiti in ospedale con minor ritardo. Una volta giunta in ospedale, la partoriente potrà trovare le ostetriche e il medico specialista adeguati al caso. In passato il ginecologo era stato presente per alcuni anni, ma è difficile garantirne la continuità. Così pure la cura trasfusiva sicura, molto spesso necessaria, non può essere facilmente effettuata poiché la Banca del Sangue di Nakasero è nella capitale Kampala, distante 550 km, di strada in parte sterrata, spesso impraticabile nel periodo delle piogge.
Questo progetto ha avuto il suo battesimo con l’inaugurazione della nuova maternità.
Il costo previsto è di € 55.000 annuali per tre anni.
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Progetto di formazione infermieristica presso la S. Kizito Health Training School
Il progetto, curato dalla ONG CUAMM di Padova, intende contribuire al miglioramento delle condizioni di salute e di vita della popolazione del Karamoja, attraverso una strategia che prevede il consolidamento ed il potenziamento dell’offerta formativa dell’unica scuola per infermieri della regione, la Scuola St Kizito. Il progetto concorre a produrre le risorse umane necessarie per l’erogazione dei servizi indispensabili al fine di ridurre la morbilità e la mortalità nel Paese e soprattutto in Karamoja.
L’apporto triennale del Gruppo Appoggio Matany Milano è stato di € 90.000 .
Addendum: il progetto, inizialmente previsto per la durata di 36 mesi, ha avuto un prolugamento di ulteriori 6 mesi per concludere il corso per ostetriche. Sono stati inviati altri € 15.000 . Riepilogando, i programmi mantenuti attivi in maniera continuativa sono stati i seguenti: AIDS, formazione infermiere, partecipazione alle spese correnti di gestione dell’Ospedale. -
Anni 2007-2008
Progetto AIDS
Prosegue il finanziamento della copertura delle spese per l’ARV Clinic, nell’ambito della prevenzione e terapia antiretrovirale finanziata dal Governo (€ 15.000 annuali)
Progetto assistenza sul territorio
Acquisto di alcune decine di biciclette per gli assistenti sanitari del territorio (€ 12.000)
Progetto maternità
Finanziamento delle spese di vaccinazione contro il tetano per le gestanti e la copertura delle spese per i parti strumentali (€ 18.000, ed illuminazione fotovoltaica del reparto maternità (€ 15.000).
Progetto AIDS a Matany
Il progetto ha provveduto alla copertura finanziaria dei costi della ARV Clinic dell’ospedale di Matany a partire dall’Anno Finanziario 2006/2007 in poi, fino a diversa destinazione richiesta dall’Ospedale di Matany stesso. Il Gruppo di Appoggio Ospedale di Matany Onlus e l’Associazione Toyai Onlus si incaricano di reperire i fondi per la copertura dei costi correnti della ARV Clinic presso i donatori privati.
In particolare il presente progetto ha provveduto e continua a provvedere alla copertura dei costi correnti riguardanti il personale, la terapia di supporto, i ricoveri ospedalieri, il laboratorio, i trasporti, la logistica, l’elettricità e l’acqua della ARV Clinic.Il costo stimato delle attività della ARV Clinic dell’ospedale di Matany, per l’Anno Finanziario 2006/2007 e per ogni annualità successiva, ammonta a un totale di 66.343.400 UGX, corrispondenti a € 30.047,00. La nostra ONLUS si impegna quindi a sostenere annualmente parte dei costi previsti con € 15.000.
Addendum: il progetto prosegue negli anni con l’invio del medesimo finanziamento.
Prevede l’assistenza delle persone che hanno subito interventi programmati (d’elezione) nell’immediato periodo post-operatorio (recovery room) e di quelle traumatizzate che necessitano di qualsivoglia tipo di chirurgia d’emergenza. Il progetto si ripromette di rispondere agli essenziali bisogni di cura di una popolazione sottoposta a un duplice conflitto, domestico e di disarmo.
Costo totale del progetto € 31.508 .
Addendum: grazie a generosi donatori la cifra è stata raggiunta, il finanziamento inviato ed il progetto realizzato. La destinazione finale della nuova costruzione è stata modificata per svolgere la funzione di pronto soccorso, accettazione d’urgenza ed astanteria.
Borse di studio per infermieri
Il progetto partito nella primavera 2008 per garantire le borse di studio alle Infermiere della Scuola di Matany prevedeva:
- corso per caposala (RN) 2 anni (iscrizione annuale) : 15 borse complessive
- corso per infermiere/a professionale (EN) 2,5 anni (iscrizione annuale): 75 borse complessive
E’ stata raggiunta ed inviata la cifra necessaria di € 62.000.
Addendum: per una più dettagliata conoscenza del progetto di Formazione Infermieristica, che ci troverà impegnati nelle annualità 2009-2010-2011-2012, si veda il progetto presentato al MAAEE dall’O.N.G. “Medici con l’Africa CUAMM – Padova”.
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Anni 2005 – 2006
Progetto di autonomizzazione elettrica della scuola per infermiere
Situazione precedente
Attualmente gli edifici scolastici vengono alimentati elettricamente dai generatori diesel per la maggior parte delle ore diurne del giorno, quindi tra le 8.30 e le 21.30. Il fabbisogno di energia per la scuola non è particolarmente elevato quanto a potenza, ma è sicuramente incisivo visto la lunga durata della richiesta. Quindi pensando di progettare e realizzare in futuro un sistema di produzione locale dell’energia, questo dovrà essere costituito da un produttore di medio-bassa potenza, con un gruppo attiguo di accumulatori (principalmente per il periodo notturno). Secondo una rilevazione dei consumi elettrici relativi soltanto al blocco scolastico, questi si aggirano attualmente attorno a 1,2 KWh.La quota di diesel consumata attualmente per fabbisogni elettrici dalla scuola è circa litri 1.700 al mese, a cui devono essere aggiunti gli interventi di manutenzione ordinaria. Il costo di 1 litro di diesel è circa 0,6 euro. Il costo complessivo è di circa 1.200 Euro/mese.
L’approvvigionamento attuale del diesel usato per autotrazione e generazione elettrica, avviene con mezzi e personale dell’azienda fornitrice di Kampala. La strada che collega Matany al punto di rifornimento, si snoda per circa 500 km. di cui 150 di pista in terra battuta (modificabile con l’avvicendarsi della stagione secca e delle pioggie), attraversando peraltro zone cespugliose, favorevoli a frequenti attacchi da pare dei banditi karimojong. Un’autobotte impiega circa 14 ore di viaggio (in condizioni viarie buone), trasportando 14.000 litri di Gasolio. L’ospedale nel suo complesso attualmente richiede di un rifornimento ogni 3 mesi.
Situazione progettuale
La scelta di procedere all’elettrificazione con pannelli solari si basa sui seguenti presupposti:1) il sole splende nel cielo di Matany per tutte le 12 ore dei sei mesi della stagione secca; anche durante la stagione delle piogge la nuvolosità è molto variabile nella giornata e non eccede il 50% del tempo;
2) l’energia elettrica prodotta in loco da generatori diesel pone spesso problemi considerevoli. Poiché l’energia elettrica è necessaria alla scuola per tutte le ore del giorno (si tratta di un assorbimento di piccola potenza ma prolungato nel corso della giornata), l’autonomizzazione energetica della scuola rappresenta un’importante tappa nei risparmi d’esercizio dell’Ospedale. I vantaggi non sono da intendersi immediati, poiché l’onere finanziario iniziale è considerevole e la spesa di gasolio annuale oscillante attorno a Euro 14.000,00. Poiché uno degli obiettivi che una efficace cooperazione è di facilitare le iniziative che consentano la sostenibilità da parte del beneficiario, in una prospettiva di totale autogestione dell’Ospedale da parte della Diocesi di Moroto una riduzione considerevole della spesa energetica è certamente un passo significativo in tale direzione.
3) L’impianto solare per gli edifici ospedalieri (corsie di degenza e aree di servizio) è già stato attuato con finanziamenti della Cooperazione Austriaca (DKA) e dell’Ambasciata Italiana a Kampala negli scorsi anni. La tecnologia impiegata è facilmente disponibile in Uganda, sia come impianti che come parti di ricambio e manutenzione degli stessi.
Il finanziamento della Elettrificazione a pannelli solari (1° modulo) ha comportato una spesa di € 34.086,50
Il finanziamento della Elettrificazione a pannelli solari (2° modulo) ha comportato una spesa di € 32.873,20
Il frazionamento in due fasi ha consentito di raggiungere con il primo modulo un risultato intermedio, con l’elettrificazione a pannelli di una parte della scuola, mentre con il secondo modulo si è conclusa l’autonomizzazione energetica del complesso scolastico. La messa in opera del materiale è stata attuata dal Dipartimento Tecnico dell’Ospedale senza quindi costi aggiuntivi oltre l’acquisto del materiale stesso.
Addendum: alla conclusione dell’esercizio finanziario 2005/2006 siamo lieti di annunciare che il finanziamento richiesto è stato inviato, il progetto è stato realizzato ed ora l’impianto è funzionante. Un ringraziamento a coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, prima fra tutt! la Fondazione VISMARA, che ha garantito un cospicuo finanziamento.– Finanziamento di medici a Matany nel triennio 2004-2006
Come si evince dalla storia di Matany, la capacità di risposta dell’Ospedale alle enormi necessità sanitarie della popolazione è stata molto incostante, dipendendo fondamentalmente dalla “generosità/capacità” di aiuto da parte di istituzioni pubbliche (Ministero Affari Esteri). private non-profit ONG (CUAMM) e gruppi di sostegno (come il nostro). La popolazione non è infatti in grado di aumentare la propria produzione di beni e di reddito in quantità tale da divenire autosufficiente per i numerosi aspetti della umana sussistenza e sopravvivenza.Il CUAMM di Padova, capofila italiano dell’assistenza sanitaria nella fascia africana del Rift che va dall’Etiopia al Mozambico, non è in grado al momento di garantire economicamente tutti i progetti che gli vengono richiesti, pur continuando a dare la sua totale disponibilità in professionalità e know-how organizzativo.
Per questo il nostro Gruppo di Appoggio si è impegnato a sostenere parte della considerevole spesa di due medici, scelti dal CUAMM per una capacità professionale adeguata ai gravosi impegni di un ospedale rurale in Karamoja, dal 2003 in avanti.
La copertura per tali presenze è stata garantita con gli adeguati finanziamenti (con significativo apporto della Fondazione CARIPLO) e il progetto è proseguito, per quanto concerne il nostro apporto, senza modificazioni, a tutto il 2006.Costo del progetto
A titolo informativo si danno i costi per progetto, per il periodo di tre anni dal 2004 al 2006, dato che il 2003 era già stato coperto.
Suddividendo i costi in tre parti uguali, l’ammontare annuo sarebbe:1ª annualità 2ª annualità 3ª annualità Totale annuale € 65,423.00 65,423.00 65,423.00 Addendum: alla conclusione dell’esercizio finanziario 2005/2006 il finanziamento richiesto è stato completato inviato e il progetto è stato dunque realizzato. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questa gravosa realizzazione!
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Anni 2003-2004
– 10 Borse di Studio – Scuola Infermiere Professionali dell’Ospedale di Matany
Sin dalla sua fondazione, l’Ospedale di Matany ha curato con particolare attenzione la formazione continua di infermieri ed ausiliarii, figure essenziali al funzionamento di un ospedale. Lo sviluppo di tale attività ha condotto all’ufficiale istituzione di una SCUOLA PER INFERMIERE PROFESSIONALI (ENROLLED NURSES) riconosciuta dal Ministero della Sanità ugandese il 1° dicembre 1984 con i seguenti scopi:
– facilitare l’accesso di giovani karimojong alla formazione infermieristica,
– formare infermieri locali per l’ospedale e per altre strutture sanitarie non-profit ,
– collaborare con il Governo nella formazione e nell’aggiornamento di infermieri che operino nelle strutture sanitarie governative.Nel 1992 la Scuola è stata abilitata alla formazione di Caposala (Registered Nurses) con i seguenti scopi aggiuntivi:
– fornire alla regione figure professionali altamente qualificate (vi accedono le Enrolled Nurse),
– aggiornare e qualificare infermieri all’interno e all’esterno della regione.Il “GRUPPO DI APPOGGIO OSPEDALE DI MATANY”, in accordo con la Direzione dell’Ospedale, ha elaborato un nuovo progetto di sostegno della Scuola infermiere per la formazione di dieci infermieri l’anno.
Riteniamo che la formulazione di tale progetto sia stata fondamentale a molti livelli: per gli studenti stessi, per l’ospedale di Matany che potrà disporre di professionisti formati e per la Karamoja in generale: lo sviluppo di un popolo non può infatti prescindere dalla promozione della istruzione e della cultura dei suoi stessi componenti.Scuola infermiere
Il corso di formazione per Enrolled Nurse dura 30 mesi, mentre quella per Registered Nurse dura 18 mesi.
Le richieste di iscrizione sono più di 200 ogni anno e vengono presentate da candidati di diverse regioni dell’Uganda. Tra queste ne vengono selezionate 60-65, per un’intervista di ammissione; ogni anno sono disponibili 25-26 posti.
Attualmente vi sono 3 diverse modalità di pagamento:
1. Internal Sponsorship: i candidati presentati direttamente dall’Ospedale pagano una tariffa simbolica 350.000 UGX e si impegnano a lavorare per 2 anni nell’ospedale di Matany una volta conseguito il diploma (bonding agreement); il resto del costo della formazione (2,650,000 UGX, pari oggi a ca.1650 Euro) è a totale carico dell’ospedale;
2. External Sponsorship: i candidati presentati da organizzazioni affiliate a Matany (altri ospedali e health units privati non for profit) pagano 550,000 UGX e firmano un bonding agreement con l’organizzazione che li presenta;
3. Private Sponsorship: i candidati privati o presentati da altre istituzioni (Governo, Organizzazioni internazionali, Agenzie di Cooperazione, Organizzazioni Non Governative, etc.) pagano interamente il costo della formazione.Costo del progetto
Il finanziamento del progetto ha comportato la spesa di € 16.500 per anno, per la copertura del costo per l’Internal Sponsorship di dieci studenti (per ogni studente nel piano dell’anno 3.000.000 UGX, pari a 1875 Euro).A partire dal 2005 tale progetto, da noi coperto per due anni, è stato avocato a sé da DANIDA, l’Agenzia di Cooperazione del Regno di Danimarca, fortemente impegnata nell’ambito della formazione delle risorse umane, che si incarica di attuarlo totalmente per i prossimi anni.
Pertanto il progetto esce dalle nostre programmazioni, consentendoci di finanziare altre realizzazioni a Matany.
Il programma potrà essere ripreso in caso di impreviste necessità.– Attrezzatura a tecnologia elementare per disabilità
Uno dei problemi che si vorrebbe ora affrontare e risolvere è la riabilitazione dei pazienti con disabilità gravi, acquisite in seguito a traumi (principalmente da arma da fuoco o da incidenti stradali) e a malattie (paralisi post-meningitiche o, più raramente, ictus).Vista la difficoltà’ di reperire un fisioterapista già formato (in Uganda sono pochi, la loro formazione è lunga e richiede un alto livello di scolarità per accedervi difficilmente raggiunto dai Karimojong) ci si proporrà appena possibile di formare un “Orthopedic Assistent” (un super-infermiere con competenze ortopediche di gessi per fratture), con un corso triennale istituito presso l’Università’ di Makerere a Kampala, che consente di acquisire competenze di riabilitazione, nonché progettazione, gestione e manutenzione degli ausilii ortopedici.
E’ invece già in corso da due anni (2004 e 2005), visto il grado di estrema povertà delle famiglie karimojong, la fornitura gratuita di ausilii ortopedici di volta in volta necessari, come stampelle canadesi e carrozzine. Si tratta di ausilii disponibili in Uganda, progettati e costruiti per essere usati in condizioni estreme, nei villaggi e per le strade sterrate, resistenti e con poca o nessuna manutenzione.Con questi ausilii e dopo l’adeguato training per il loro uso, le persone disabili possono ritornare ad avere una vita di relazione sufficiente, che eviti il rischio dell’abbandono a sé stessi all’interno del villaggio (il disabile diventa spesso un peso “economico”, che le famiglie non possono sostenere) con esiti spesso catastrofici (isolamento, piaghe da decubito, stato di malnutrizione e morte precoce).
Costo del progetto
Per l’attuazione di tale progetto che si prevede svolgersi nell’arco di 3 anni, nel 2004 e nel 2005 sono stati inviati € 6000,00 per anno.
Copertura attuale : 12.000 Euro
– Attrezzatura a tecnologia elementare per disabilità – progetto continuativo (2005-2008)
Per l’attuazione di tale progetto che prosegue nel tempo, sono stati inviati ogni anno Euro 6000,00.Addendum: la riduzione dei traumatismi ortopedici e neurologici (soprattutto per arma da fuoco) ha giustificato la sospensione di questo annuale invio dall’anno 2011.