L’Ospedale San Kizito di Matany

L’Ospedale “San Kizito” di Matany è una realizzazione dei missionari comboniani, cui hanno dato il loro appoggio finanziario e tecnico moltissime istituzioni nel corso di quarant’anni.  Esso appartiene alla Diocesi Cattolica di Moroto, capoluogo dell’omonimo Distretto centrale della Provincia Karamoja, nel nord dell’Uganda. L’Ospedale garantisce i servizi medici e sanitari di base agli abitanti dell’area Bokora del Karamoja, ma è aperto a tutti i Karimojong e agli ugandesi che si presentano a domandarne i singoli servizi.
L’Ospedale ha un importante ruolo sanitario all’interno del programma sanitario governativo. Tra gli ospedali ugandesi, il Ministero della Sanità lo annovera tra i migliori in attività. In particolare esso ha cooperato con le autorità sanitarie del precedente Distretto di appartenenza (Moroto) anche per la medicina preventiva, che esulerebbe dalle attività ospedaliere classiche, che sarebbero di natura esclusivamente curativa e riabilitativa, configurando così un ruolo molto più efficace di “centro di salute” che risponda ai reali bisogni della popolazione. Dal 2012 il St. Kizito è diventato il centro di riferimento sanitario del Distretto di Napak, creato nel 2010 dalla suddivisione di quello di Moroto.
La foto aerea mostra come si sia sviluppato un villaggio, attorno alla Missione comboniana e all’Ospedale, entrambi centri di attrazione per tanti karimojong bokora  Nelle fotografie storiche si può apprezzare il cospicuo sviluppo dal 1970 a oggi.


Le spese ordinarie sono coperte da un apporto governativo, per le attività di medicina pubblica effettuate (delegated funds), da un reddito locale (rappresentato in parte dalle rette pagate direttamente dai pazienti (fees, ticket) e in parte da varie attività collaterali come il Centro Congressi, l’officina tecnica, la foresteria); il resto – circa il 65% – è coperto da donazioni e aiuti (da organizzazioni cattoliche, aiuti internazionali, ONG e benefattori privati). Gli interventi straordinari (edili, tecnologici) devono essere finanziati da programmi specifici esterni. Nei primi 20 anni della sua storia l’Ospedale ha trovato nelle Comboni Missionaries Society, nel CUAMM Medici con l’Africa (ONG di Padova) e nella Cooperazione Italiana del Ministero degli Esteri i più importanti supporter.

Purtroppo, dopo l’improvvisata espansione degli anni 1982/88, dal 1989 la Cooperazione è stata drasticamente ridimensionata (a seguito dello scandalo FAI – Somalia/Etiopia) e molte realtà sono state depennate dai finanziamenti del Ministero degli Esteri. Rimangono quindi al fianco di molte realizzazioni solamente le ONG Organizzazioni non Governative o addirittura i singoli gruppi di appoggio, spesso coordinantisi in aiuti integrati per realizzare progetti impossibili ad essere finanziati dai singoli supporter. Nel 1996 l’ospedale ha sperimentato una situazione fallimentare ed è stato salvato da un intervento finanziario d’emergenza dell’ Ambasciata Reale Danese (nei due anni 96/97 e 97/98) e dai  Fondi Delegati del Governo Ugandese per l’attività pubblica svolta. Il finanziamento governativo ugandese è comunque divenuta prassi consolidata da quel periodo.


Negli anni ’90 le tragiche susseguentesi siccità hanno portato estemporanei ingenti aiuti internazionali al Karamoja, tanto improvvisi a giungere quanto rapidi a scomparire. A causa dell’estrema povertà della gente, ogni tentativo di aumentare le entrate attraverso l’aumento delle rette ha determinato una riduzione di richiesta dei servizi da parte delle fasce più povere della popolazione.

Questa esperienza è stata di necessità fatta nel 1997. Per questo da fine 1997 si sta percorrendo, con notevoli sforzi, il cammino opposto, di ridurre le rette, grazie ai fondi messi a disposizione dal Governo ugandese. A fronte di un costo medio di scellini ugandesi (UGX) 42.000 per prestazione in regime di ricovero, la retta media richiesta è di UGX 7.300 (corrispondente a 2 euro); per le prestazioni ambulatoriali il rapporto è UGX 7.700/1.300.

SERVIZI E ATTIVITA’ DELL’OSPEDALE

I servizi offerti dall’ospedale comprendono:
1. Medicina preventiva (vaccinazioni, medicina prenatale, medicina infantile e dell’accrescimento, sorveglianza epidemiologica) e trasporto con tre ambulanze
2. Medicina curativa con ospedalizzazione e degenza per la maggior parte della comune patologia e per casi di riferimento da altre aree, chirurgia elettiva e d’urgenza; vi sono circa 226 posti letto nei reparti maschile, femminile, pediatrico, maternità e reparto tubercolosi;
3. Servizi di laboratorio analisi, servizio di radiologia/ecografia, sala operatoria;
4. Promozione sanitaria (educazione sanitaria, formazione di personale professionale infermieristico e ostetrico)
5. Riabilitazione e fisioterapia

Le cifre di attività annuali sono di 11.620 accettazioni/anno 2012  e 45.300 prestazioni ambulatoriali/anno 2012. L’Ospedale assicura anche la supervisione delle Unità Sanitarie del Sub-Distretto Bokora. L’Ospedale opera in accordo con le linee-guida di politica sanitaria del Ministero della Salute della repubblica d’Uganda e in cooperazione con le Autorità sanitarie locali.

Tra gli indicatori di prestazione si segnalano i seguenti:
· circa l’80% dei bambini dell’area coperta dal Servizio Vaccinazioni dell’Ospedale riceve il completo schema di immunizzazione durante il primo anno di vita. Le vaccinazioni sono l’obiettivo prioritario per sei malattie killer.
· meno del 20% dei pazienti tubercolotici abbandona la cura in corso.
· più del 30% dei circa 1000 interventi chirurgici sono emergenze.

Quanto alla formazione, l’ospedale ha aperto dal 1984 una scuola per Infermiere Professionali (15-20 allieve qualificate all’anno) per Capo-Sala (5 qualificate all’anno), riconosciuta dal Ministero della Sanità; è l’unica struttura formativa professionale riconosciuta in Karamoja.  Dal 2010  è stata attivata anche la sezione per Ostetriche.
L’ospedale è sede di stage clinici :è infatti attivo un centro di ricerca sul management sanitario e di formazione permanente del personale sanitario (Karamoja Human Resources Development Centre for Health), annesso all’Ospedale, aperto a tutti coloro che vogliono usufruirne. Ha iniziato la sua attività dal 1994. La sede è stata completata con un Ostello per accogliere chi partecipa a stage e conferenze.

ASPETTI ECONOMICI

I costi di gestione dell’ospedale sono in costante aumento:

1996/97 –> 359.172.000 USh pari a euro 201.216
2001/02 –> 1,020,643,000 USh.pari a euro 571.788 (gennaio 2003 il cambio dello scellino ugandese è 1 € = 1785  UGX.)
2008/09 –> 1,810,072,000 USh.pari a euro 603.356
2011/12 –> 2,804,375,373 USh.pari a euro 849.810 (gennaio 2013 il cambio dello scellino ugandese è 1 € = 3545  UGX.)

Questo aumento dipende principalmente dall’aumento dei salari (45% della spesa globale), dall’aumento dell’uso di farmaci e materiali legato all’aumentata attività, dall’aumento del costo della vita in Uganda e dallo sviluppo di nuovi progetti. L’estrema povertà della popolazione impedisce di aumentare la compartecipazione alle spese (ticket).  Anzi, per facilitare l’accesso ai servizi da parte delle categorie più deboli (donne e bambini),; dal ’97 in poi  essi sono stati costantemente ridotti.

PERSONALE DI SERVIZIO

La ricerca di personale qualificato ha sempre costituito un grave problema per l’ospedale di Matany. Un primo problema è costituito dalla scarsità di quadri professionali già formati tra i Karimojong. Inoltre la durezza delle condizioni di vita del Karamoja e la difficoltà di trasporti hanno reso poco attrattivo per gli ugandesi il lavoro a Matany. Lo staff comprende, in totale, 255 persone, di cui 196 sono karimojong. Ne fanno parte 8 medici, 4 medical-assistants e 78 infermiere professionali. I salari sono lievemente inferiori rispetto a quelli degli ospedali governativi, ma l’alloggio è fornito dall’ospedale ed è considerato migliore. Tutto il personale è coperto da assicurazione e previdenza.

Per conoscere in dettaglio le attività e il bilancio dell’ultimo anno (luglio 2011 – giugno 2012), cliccate qui.
Il bilancio è redatto in scellini ugandesi UGX, in costante svalutazione (febbraio 2013  1 € = 3545 UGX).

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