Storia dell’ospedale

La costruzione dell’Ospedale di Matany è iniziata nel 1966 con un primo progetto e finanziamento dell’OXFAM canadese. Con tale primo fondo nel 1969 è stato aperto il dispensario e la maternità (con due suore comboniane – ostetrica e infermiera), che venivano attivati presso la preesistente missione comboniana, dove svolgeva la propria opera pastorale Padre Elia Ciapetti.  In quello stesso anno è cominciata la costruzione di un vero e proprio Ospedale, progettato e finanziato da MISEREOR, istituzione caritativa legata alla Conferenza Episcopale Tedesca. Nel 1971 è stato aperto l’ospedale, intitolato a Saint Kizito, martire ugandese, con la presenza di due medici di Milano (Gigi e Mirella Rho, provenienti in agosto 1971 dal Lacor di Gulu); a quell’epoca funzionava solo un reparto in cui erano presenti uomini e donne e bambini. Nei due anni successivi, dal 1971 al 1973, si attua la prima fase del progetto (Degenze Maschile e Femminile, Sale Operatorie, Ambulatori, case dei medici, infrastrutture).

Gianluigi Rho al Saint Kizito Hospital di Matany in Uganda, da lui aperto con la moglie Mirella Capra nel ’70
Gianluigi Rho al Saint Kizito Hospital di Matany in Uganda, da lui aperto con la moglie Mirella Capra nel ’70

Una data importante è il 3 gennaio 1974, con il riconoscimento del progetto Ospedale di Matany da parte del Ministero degli Affari Esteri Italiano, presentato e sostenuto dal CUAMM di Padova (86/A/CUAMM/UG): ciò significa il riconoscimento di tutte le attività del personale italiano al rientro, come se avesse lavorato in Italia e la possibilità di sviluppare programmi finanziati dal Ministero stesso. Nello stesso 1974 viene attivato il Servizio di Laboratorio di Analisi Cliniche, viene inaugurato l’Isolamento TBC (40 posti-letto) dal Ministro della Sanità ugandese, la cui costruzione è stata finanziata anche dal Gruppo di Appoggio. Ancora in questo esplosivo 1974 inizia l’attività proiettata direttamente sul territorio: viene acquistata la prima ambulanza, si tengono i primi corsi per Educatori Sanitari e si aprono i Dispensari periferici di Lotome, Lokopo e Lorengadwat. Nel 1975 viene aperto il Servizio di Radiologia. Nel 1977 viene ristrutturato e ampliato l’Ostello per le Infermiere. Dal 1978 al 1981 viene edificata la Pediatria con 32 posti-letto. Nel 1982 viene sostituito l’apparecchio di radiologia.

In questi anni l’Ospedale e la Missione di Matany divengono un punto di riferimento e di aggregazione sociale: si sviluppano attività varie, agricole, commerciali, anche se lo sviluppo non sempre è coerente alla cultura locale .
Un lungo periodo di sviluppo ospedaliero è stato quello condotto dal Medical Superintendent Dr.Daniele Giusti, Fratello Comboniano, divenuto poi responsabile dell’Ufficio di coordinamento di tutti gli Ospedali Missionari cattolici.

Nel 1984 si apre la scuola per infermiere. Gli anni ’80 sono contrassegnati da un notevole impegno italiano nella Cooperazione con i paesi in via di sviluppo e anche Matany beneficia di questo trend positivo.

Nel 1986 viene assunto il primo Medico africano, il Dr. Emmanuel Kezaala, che si occupa per breve tempo della Primary Health Care.
Negli anni ’90 vengono portati avanti vari progetti per le accresciute necessità dell’Ospedale: un nuovo pozzo d’acqua, l’illuminazione notturna, il depuratore delle acque di scarico, sotto la Sovrintendenza Medica del Dr. Fabio Vanenti e poi della Dr.ssa Marina Anghileri. Accanto all’attività ospedaliera prosegue quella altrettanto e forse più importante, di medicina ambulatoriale, preventiva e di base sul territorio.
Annesso all’Ospedale è l’Asilo-Scuola per i figli del Personale che vi lavora e per la popolazione che vuole fruire dell’istruzione per i propri figli (Scuola di Matany).

L’Ospedale è stato continuamente sviluppato, con gli apporti di molti gruppi di sostegno. L’ultimo capitolo è stato il potenziamento della scuola infermieri, che doveva adeguarsi al programma governativo di espansione del programma d’insegnamento. Tra gli Amici di Matany è entrata così anche la Fondazione CARIPLO, che ha finanziato le strutture murarie della scuola.