Intervista a Emanuela Borghi, Senior Medical Officer. Emanuela è la responsabile del Medical Ward, il reparto di Medicina Generale.
L’intervista è stata realizzata da Caterina Rho durante la visita a Matany nel gennaio di quest’anno.
Di cosa vi occupate al Medical Ward, che tipo di patologie vedete piú frequentemente?
“Le patologie piú frequenti in questo momento sono: tutti i casi complicati di cirrosi post epatite B, polmoniti, tubercolosi (sia polmonare, sia ossea). Ogni settimana mando due o tre casi al reparto TB. Altre patologie frequenti sono anemia e casi neurologici come ictus e meningiti. Ci sono tanti ictus tra la gente anziana. Siamo in un paese tropicale e molti pensano che ci siano soprattutto malattie infettive, ma in realtà sono molto frequenti anche tutte le patologie non infettive, anzi, sono in aumento.”
Come mai? C’è un’aspettativa di vita piú alta? Ci sono piú anziani?
“Probabilmente sí. Non so come fosse la situazione 40 anni fa, ma io ho diversi pazienti anziani. Qui non abbiamo l’anagrafe, ma si arriva anche ai 70, 80 anni di età.
Persone anziane anche per standard italiani?
“Si’, anziani veri. Inoltre, ci sono tanti pazienti cardiopatici. Questi possono essere giovani o anziani. Ci sono tanti giovani che sviluppano una cardiopatia post traumatica, accade piú di frequente. Cardiopatie che potrebbero beneficiare di un intervento chirurgico: i pazienti vanno incontro a un’insufficienza cardiaca e alla morte. Qui dove si possono mandare pazienti anziani per un intervento? Pare che gli ospedali governativi intervengano almeno in parte fino a ottant’anni, ma servono moltissimi soldi. Nonostante in teoria l’intervento sia gratis negli ospedali pubblici, in realtà bisogna pagare lo stesso una cifra significativa. Qui a Matany dunque vediamo cardiopatici adulti ipertesi che si complicano con cardiopatie.”
Quando siamo andati a parlare con il Vescovo a Moroto il prima problema sociale attuale che ci ha citato è l’alcolismo, questo si vede riflesso nei casi di cirrosi epatica?
“La maggior parte delle cirrosi epatiche sono post epatitiche, perché i pazienti non sono stati vaccinati. Poi ci sono anche quelle da alcol, ma è la minoranza.”
Per ora dunque non avete un numero significativo di patologie che dipendono da alcol o sostanze?
“Ci sono anche le cirrosi epatiche post alcoliche. Non possiamo verificare, ma probabilmente ci sono pazienti con problemi psichiatrici legati all’alcolismo. Ne sospettiamo diversi, ma non possiamo provarlo. C’é parecchio disagio psichico, con tentativi di suicidio. A volte per delle stupidaggini: litigano con il marito, litigano con il figlio, con la suocera. Prendono il veleno, il piú comune è l’organofosfato, che viene usato come antiparassitario per le mucche. Ne arrivano tanti, veramente tanti di questi casi, di tutte le età e di entrambi i sessi. Tra i pazienti con complicazioni da cirrosi epatica ne arrivano moltissimi che vomitano sangue.”
Considerando la tua esperienza a Matany e guardando al futuro, avresti dei suggerimenti per migliorare il Medical Ward? Ci sono necessità particolari dove il Gruppo di Appoggio di Milano puó contribuire?
“Tra i pazienti del Medical Ward anche i casi di diabete sono piuttosto frequenti, specialmente diabete di tipo 1: questo problema colpisce diversi ragazzi. Purtroppo per il momento non ho la pompa per dare l’insulina. Uso un vecchio metodo che in generale funziona, ma è un sistema un po’ empirico: l’insulina intramuscolo. Per essere più precisi con la dose servirebbe una pompa per iniettare l’insulina in vena. Non so quanto costi questa pompa, ma sarebbe un aiuto. Un’altra cosa che potrebbe servire é un elettrocardiografo. Ne abbiamo uno molto vecchio, che adesso funziona ma non so fino a quando funzionerà. Il CUAMM ne ha comprato uno nuovo per il reparto TB, ma serve per i pazienti in terapia per la tubercolosi multiresistente. Abbiamo già Il monitor per monitorare la pressione, donato non so da chi ma le istruzioni sono in italiano, quindi deve essere un dono dall’Italia.”