Udienza speciale di Papa Francesco a Medici con l’Africa CUAMM: noi c’eravamo

Eravamo in 9.000 sabato 7 maggio a Roma  in Vaticano per l’udienza di papa Francesco ai volontari e sostenitori Cuamm. Il Gruppo di appoggio di Matany, presente con il presidente Benedetto Rho, Silvia Polleri, Marco Rho, Susanna Pesenti, Mirella Capra è stato specificamente citato fra i gruppi lombardi. Mirella  è stata invitata nel parterre riservato e ha potuto stringere la mano e scambiare due parole col papa, che è passato a salutare famiglie e disabili alla fine dell’udienza.

L’Aula Paolo Vi era un mare di fazzoletti gialli,  il contrassegno necessario per passare i controlli vaticani. Il papa è giunto alle 12 e qualche minuto, dopo l’Angelus in Piazza san Pietro, rallentato dai tanti che non hanno trovato posto in aula e hanno atteso dietro le transenne.

Nell’indirizzo di saluto, don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha ricordato il quotidiano lavoro sul campo, il progetto a favore di mamme e bambini e le urgenze in cui si trova l’Africa, spingendosi a proporre che la Giornata Mondiale del Malato dell’11 febbraio sia trasformata nella “Giornata per l’accesso alle cure per tutti”.

Papa Francesco ha risposto, fuori dal cerimoniale, che le parole ascoltate lo hanno avvicinato a “quei posti lontani” e ha aggiunto: «La vostra testimonianza ha portato il mio cuore giù, dove andate per trovare Gesù. Mi ha fatto tanto bene, grazie!».E ha aggiunto: «Vi ringrazio per quanto state facendo in favore del diritto umano fondamentale della salute per tutti. La salute, infatti, non è un bene di consumo, ma un diritto universale per cui l’accesso ai servizi sanitari non può essere un privilegio”.  Per i volontari “uscire incontro al povero Lazzaro, attraversando la “porta” che conduce dal primo al terzo mondo è la loro“porta santa”!»

Con un passaggio molto applaudito dal pubblico, il Santo Padre, ha quindi ribadito con forza: «voi portate avanti con coraggio la vostra opera, esprimendo una Chiesa che non è una “super clinica per vip” ma piuttosto un “ospedale da campo”». Il papa ha chiuso, dopo aver ricordato il primo direttore del Cuamm, don Luigi Mazzucato e la sua scelta di povertà affermando:«Vi chiedo, per favore, di pregare anche per me, perché il Signore mi faccia ogni giorno più povero».

Discorso completo di Papa Francesco: http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/05/07/0324/00750.html